Fruttariani e Crudisti cercasi per servizio giornalistico tematico televisivo

servizio giornalistico

Mi è stato chiesto di mettere in contatto persone che seguono un’alimentazione fruttariana e/o crudista vegetariana per realizzare un servizio giornalistico tematico per la Televisione Svizzera che sarà poi trasmesso anche sul canale tedesco 3SAT che viene visto in Svizzera, Germania e Austria.

Non si tratta dei soliti talk-show dove il conduttore ha il solo scopo di svilire ogni tipo di alimentazione che non sia quella proposta dagli inserzionisti della rete televisiva da cui prende lo stipendio.

Sarà perché sono svizzeri, ma pare che l’intenzione non sia quella di zittire l’interlocutore per lo scopo di cui sopra, ma di fare qualcosa di più valido della solita caccia alle streghe. Ho insistito molto su questo prima di interessarmi nella ricerca di persone interessate.

Il servizio sarà di 26 minuti e avrà due protagonisti:

  • una persona vegana (crudista e/o fruttariana) e
  • una persona che segue la dieta paleo (che è l’opposto di quella vegana).

Si vuole anche intervistare una persona che era vegana e che poi ha smesso e una che seguiva la paleodieta e che anch’essa poi ha smesso, per sapere i motivi che hanno spinto entrambe a un cambiamento di rotta.

Riporto quanto mi è stato detto dallo Studio di Produzione a seguito delle mie domande riguardo a dove si vuole andare a parare con questo servizio giornalistico sul tema dell’alimentazione non convenzionale.

Con questo servizio giornalistico si vuole capire cosa spinge i nostri protagonisti a seguire queste diete e quali sono le conseguenze a livello di salute e a livello sociale.

La domanda fondamentale che ci si chiede è se il cibo sano oltre ad avere effetti salutari può paradossalmente avere effetti anche nocivi.

Il reportage ha un approccio scientifico e vorremmo chiedere ai nostri protagonisti di permetterci di fare degli esami del sangue che verranno poi commentati da un medico esperto nel campo della nutrizione.

Verranno interrogati sul tema anche esperti in campo Gastrosofico e Sociologico.

Inoltre avremo anche un esperta Psicologa nel tema della nutrizione.

Come giornalisti abbiamo il dovere di essere obbiettivi e scientifici: per questo motivo vorremmo poter fare gli esami del sangue ai nostri protagonisti.

Le scene che vorremmo girare sarebbero: Andare a far la spesa insieme, cucinare e mangiare, interviste sul tema. Se fa dello sport sarebbe interessante seguirla in questa attività. E poi sarebbe bello poter filmare una scena in cui lei/lui cena in un ristorante fruttariano. Durante questo servizio giornalistico vorremmo infatti intervistare anche i proprietario e cuoco del ristorante e altri clienti del ristorante.
Le riprese avrebbero luogo a Settembre, ci vorrebbe un giorno intero e poi la sera si potrebbe andare al ristorante.

Riflessioni riguardo a questo servizio giornalistico

In passato avevo delle perplessità o indecisione aggravata dal persistere di motivi di incertezza o di dubbio. Ho osservato che persone che avevo inviato a delle trasmissioni per un “servizio giornalistico” sul tema messe in onda da delle TV italiane venivano ridicolizzate o la loro comunicazione veniva troncata dal conduttore prima che si potesse portare il pubblico alla comprensione di concetti importanti. La palla veniva quindi passata all’omino (il solito Dottor, Professor, Docente dell’Università di …) degli inserzionisti della carne in scatola o del formaggio spalmabile che distruggeva tutto quello che era ancora rimasto in piedi a favore di un’alimentazione certamente salutare. Servizio giornalistico o demolizione dell’intervistato?

Non partecipare non è la soluzione ottimale e bisogna imparare a fornire concetti in modo chiaro e semplice e mettere il conduttore al suo posto ogni volta che fa il suo giochetto. (In poche parole: “Ma mi vuoi lasciar parlare o vuoi solo vendere scatolette di tonno?”)

Credo che questo servizio sia fatto con buone intenzioni, il risultato non lo possiamo sapere, ma la persona responsabile della produzione del servizio mi è parsa in buona fede, e la decisione finale di come dovranno apparire i fruttariani/crudisti spetta poi ai “piani alti”, tutto dipende da come ci si presenta e con quali carte in mano.

Cosa sappiamo noi “alternativi” (si usa ancora questa parola, ah ah?) e cosa non sa la scienza ortodossa

La chiave di tutto è in questa serie di domande, richieste, azioni e interventi:

“La domanda fondamentale che ci si chiede è se il cibo sano oltre ad avere effetti salutari può paradossalmente avere effetti anche nocivi”.

Qui bisogna far capire che certamente il cibo sano può avere effetti nocivi in alcune situazioni. Per esempio se si mangia troppo, se le combinazioni alimentari sono errate, se non si fa un periodo di transizione passando da un’alimentazione onnivora come è successo a Ashton Kutcher

Occorre anche specificare che cosa si vuole intendere per sano, “la frutta fa bene” è troppo generico e non è sempre vero, è necessario distinguere la frutta e la verdura proveniente da coltivazioni intensive con l’uso di ormoni, antiparassitari e diserbanti da quella del tuo frutteto o la verdura del tuo orto.

Queste e tutte le distinzioni possibili vanno fatte sapere e credo che spetti a noi avendole sperimentate sulla nostra pelle.

Il reportage ha un approccio scientifico e vorremmo chiedere ai nostri protagonisti di permetterci di fare degli esami del sangue che verranno poi commentati da un medico esperto nel campo della nutrizione“.

Gli esami clinici possono variare, dipende molto da quando vengono fatti. Se è in atto un processo di disintossicazione gli esami potrebbero avere valori allarmanti e invece perfetti se fatti quando nessun processo di disintossicazione importante è in atto.

Rimane poi da capire quali criterio di giudizio userà per fare i suoi commenti il medico esperto nel campo della nutrizione, di quale nutrizione stiamo parlando, quella che dice che bisogna di mangiare un po’ di tutto?

Qui occorre far presente quello che conosciamo sui farinacei, sul cibo cotto, sui latticini, la creazione di muco in eccesso, il tutto cordialmente e senza arroganza. Ovviamente se i suoi commenti non potranno essere discussi, non sarà possibile dare la giusta impostazione per la comprensione del crudismo e del fruttarismo.

Verranno interrogati sul tema anche esperti in campo Gastrosofico e Sociologico”.

Questa è la definizione di Gatrosofia offerta da Wikipedia:

Gastrosofìa è una disciplina che si pone l’obiettivo di coniugare appetito, arte culinaria e piacere per il buon cibo ed il bere.

La filosofia del gastrosofo è la ricerca di ciò che di meglio offre l’arte del cucinare, affinché il cibarsi e il bere non siano solo un modo di dar sostentamento al corpo, ma soprattutto un godimento del palato e della mente, un piacere paragonabile all’erotismo e alla musica.

Piacere per il buon cibo… Anche qui occorre differenziare quale sia il buon cibo. Mi pare di capire che abbia a che fare con i cosiddetti buongustai che affollano i ristoranti della guida Michelin. L’impressione che ho è che qualcuno ritenga che la cucina fruttariana e crudista sia scarsa di sapori e poco varia, e che vorrà fare confronti e commenti del tipo: “Vuoi mettere un bel piatto di spaghetti allo scoglio?!”. E qui spetterà al protagonista fruttariano o crudista spiegare come cambia il senso del gusto quando si abbandonano fritti e intingoli.

Inoltre avremo anche un esperta Psicologa nel tema della nutrizione”.

Mah, tutto da scoprire, non sono in grado di prevedere di cosa parlerà.

Vuoi partecipare?

Il candidato ideale dovrebbe essere fruttariano e/o crudista da almeno un anno senza grandi sgarri.

Deve avere un certa presenza mentale per afferrare eventuali incongruenze e rimettere ogni cosa nel suo giusto ordine, sempre con gentilezza e comprensione.

La tolleranza è una caratteristica obbligatoria, ci sarà anche un protagonista che segue la paleodieta e non si deve in alcun modo tenere un atteggiamento antagonista. Ognuno è lì per offrire il proprio punto di vista, giusto o sbagliato è una dicotomia che non deve entrare in questo contesto.

Gli operatori si recheranno presso il luogo dove la persona o le persone scelte risiedono per intervistarle e per condividere momenti del quotidiano della vita da fruttariano.

Le interviste e le riprese inizieranno in settembre 2019.

Evento concluso